In Siberia , diversi anni fa, è stato rinvenuto, sotto i ghiacci, il cranio di un bisonte vissuto nel Giurassico. Sin quì nulla di strano se non fosse che il suddetto cranio presentava sulla fronte un perfetto foro provocato dal proiettile sparato da un'arma da fuoco che ha provocato la morte del bisonte stesso. Nel Giurassico non esistevano le armi da fuoco e quindi come spiegare questo fatto se non ipotizzando che siano esistite civiltà molto evolute, dal punto di vista tecnologico, di cui si sono perdute le tracce perchè, magari, distrutte da un grande cataclisma.
Nel 1921 in Zambia è stato ritrovato un teschio umano vecchio di circa 38000 anni, quindi del Paleolitico, che presenta sulla parte sinistra un foro perfettamente circolare. Nella parte opposta al foro il teschio è spaccato e la ricostruzione dei frammenti mostra che il reperto è stato rotto dall'interno verso l'esterno , come si fosse trattato di un colpo di fucile. Il cranio si trova nel Museo di Storia Naturale di Londra.
Un altro caso è quello del teschio rinvenuto nel 1954 a Moia, un Comune a circa 40 Km a Nord di Barcellona. Il teschio è stato ritrovato all'interno di una grotta insieme ai resti di numerosi ominidi. La particolarità del teschio di Moia sta nel fatto che al centro della parete frontale presenta un foro perfettamente sferico che può essere provocato solo da un'arma da fuoco. Se si considera che il teschio è stato datato vecchio di 10000 anni, ci si pone sempre la stessa domanda: a quei tempi esistevano civiltà tecnologicamente più avanzate di quanto si ritiene?
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